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I Padri Trinitari

L'Ordine della Santissima Trinità è un istituto religioso maschile di diritto pontificio. L'ordine venne fondato dal francese Giovanni de Matha (1154-1213), con una propria Regola, e approvato da papa Innocenzo III nel 1198 con la bolla Operante divine dispositionis. Cofondatore dell'ordine è considerato Felice di Valois, compagno di Giovanni di Matha nella zona di Cerfroid, presso Meaux: a Cerfroid, infatti, si stabilì la prima comunità trinitaria considerata la "casa madre" dell'Ordine.

Giovanni di Matha intendeva fondare un nuovo e originale progetto di vita religiosa nella Chiesa, con aspetti profondamente evangelici, unendo il culto alla Trinità all'opera di liberazione dalla schiavitù, in particolare il riscatto dei cristiani caduti prigionieri dei mori.  A Roma nel 1209, sotto la protezione di Papa Innocenzo III, Giovanni si stabilì con i suoi frati nella zona del Celio, fondando un convento ed un ospedale nei pressi della Chiesa di San Tommaso in Formis, a loro affidata dal Papa.

La riforma dell'Ordine fu attuata da san Giovanni Battista della Concezione (1561-1613) e prese il nome di "trinitari scalzi". In tale occasione venne adattata alle nuove esigenze di vita anche la Regola scritta da Giovanni di Matha.

Giovanni Battista della Concezione fondò ben 18 conventi di religiosi e uno di religiose di clausura,  trasmettendo ai suoi seguaci un forte spirito di preghiera, umiltà e penitenza, dando molta importanza all'impegno a favore dei prigionieri e dei poveri.

Dopo il Concilio Vaticano II, l'Ordine Trinitario fu oggetto di un forte processo di rinnovamento. Le nuove Costituzioni, approvate nel 1983 e confermate dal Vaticano nel 1984, hanno raccolto il carisma originario, aggiornandolo al mutare dei tempi e definendo gli elementi essenziali dell'identità trinitaria:

La Santissima Trinità quale fonte inesauribile della carità che si traduce nel servizio della redenzione e misericordia; la vocazione trinitaria come la chiamata ad essere testimoni di Cristo, 

Il servizio di liberazione realizzato in vari modi: ascoltando le nuove forme di schiavitù (prostituzione, alcolismo, tossicodipendenza, ecc.); assistendo i cristiani dubbiosi; svolgendo il compito di evangelizzazione, sia in paesi di missione come nei paesi di tradizione cristiana; partecipando alla liberazione degli indigenti dalla condizione di povertà.